sabato 16 maggio 2009

Crostata vegan


Era da un pò che volevo provare un piatto rigorosamente vegano, ma già ho i miei problemini alimentari, se mi metto a scartare altre cose divento matta! Ma ho voluto provare questa ricetta, giusto per curiosità..e poi anche per il fatto che le crostate non mi sono mai venute (trovare un'alternativa a burro e margarina è dura..).

Ingredienti:

250 gr farina 00 bio
1 bustina di lievito
200 mL di succo di frutta alla pesca
latte di riso q. b.
marmellata rigoni a piacere

Preparazione:

in una ciotola ponete la farina e il lievito setacciato, aggiungete il succo di frutta. Io ho scelto la pesca perchè avevo quello, ma se volete potete anche usare del succo fresco di qualche altra frutta (arancia, mela, pera..). Il succo che ho usato è quello della Sterilgarda, un solo brick. Lo trovo leggero e poco acido. Solitamente non bevo succhi di frutta confezionati per la presenza di conservanti e antiossidanti (in questo caso servono a non far marcire la frutta, quindi non vedeteci delle cose positive..) come acido citrico e acido ascorbico. Queste due sostanze hanno un ph fortemente acido e sono pertanto altamente sconsigliate per chi ha la gastrite cronica. Nonostante questo, alcuni succhi di frutta sono maggiormente tollerati. Tollerati significa che non è che non facciano male, ma semplicemente non danno reazioni di tipo acuto, come mal di pancia, nausea, bruciori, gonfiori..fate attenzione, non avere il sintomo non preclude dai danni!
Quindi, in conclusione, non bevo quasi mai succhi di frutta, ma una delle poche (se non l'unica) marca che tollero è la Sterilgarda, in particolare il succo alla pesca e quello alla pera. In questo caso, per il dolce, le cose sono un pò diverse, perchè l'acido mischiato agli altri ingredienti si neutralizza abbastanza, quindi la digeribilità aumenta. Dopo questa divagazione continuo con la ricetta! Mescolate per bene il composto e se risulterà troppo asciutto aggiungete del latte di riso quanto basta per renderlo morbido. La farina è sempre quella biologica alce nero.
Mettete poi il tutto in uno stampo torta rivestito con della carta forno e infornate a 180° per 30 minuti circa. 

Una volta che la pasta sarà cotta (non meravigliatevi se sarà più dura di quella di una crostata normale..non può essere morbidissima!), tagliate un pò la superficie (per quanto riuscite) con un coltello e aggiungete la marmellata che più vi piace. Io ho usato quella alle ciliegie della Rigoni. Infine ricoprite con la parte che avete tagliato prima e la vostra crostata è pronta!
I giorni seguenti tenetela in frigo e lasciatela riposare 10 minuti fuori dal frigo prima di mangiarla. La pasta non contiene zucchero, ma la marmellata la renderà piuttosto dolce.
La confettura Rigoni è l'unica marmellata  di largo consumo disponibile in commercio che tollero (a piccole dosi). Ovviamente l'ho tocciata nel latte!!

NB non avvicinatevi a questa ricetta se pensate di sfornare una classica crostatina del Mulino Bianco..non ne ha le sembianze e nemmeno il sapore! Il gusto è genuino, la pasta odora di farina e non di dolce e si presenta un pò più dura delle torte normali..ma vi assicuro che, in casi di impossibilità di mangiare crostate vere..è un'ottima e valida alternativa!

1 commento:

Lo ha detto...

io la trovo davvero bella...spesso cerco anche io alternative alla pasta frolla!

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